A “Strangozzi Laboratory” in the open air
by Silvia Matricardi
During Spoleto Tipica, the fair of the typical products of Umbrian culinary tradition, that is periodically organized by the City of Spoleto, we had a lot of fun this year.
Most of the activities have been organized in the open air, all around the city center; the consequence was that a small city like this, always silent and cozy, got transformed, with hundreds of people walking all over, up and down from Corso Garibaldi to Corso Mazzini, in order to attend all the events located in squares, narrow streets and hidden corners.
We spotted one of them and had we had a lot of fun!
It was an open air “Strangozzi Laboratory”, one of those you have to get dirty with!
It started at 4pm in Piazza della Genga, under a big gazebo. Some long tables had been set by the organizers; each of them had 7 or 8 wood boards and rolling pins, with eggs, water, flour, salt: all the tools and ingredients to make “Strangozzi” pasta. A local well known association, that organizes also the Asparagus Sagra, held the lecture: four very energetic and expert Ladies, who have surely been making home made pasta for ages in their own homes, set themselves in front of “pupils”. They gave the instructions while demonstrating how things should be done; and they would pass through the tables, checking and giving precious tips and help to the trainees: the job secrets. It was very well organized and it worked out good, as several people took their just-made Strangozzi home with them. And there were many participants: some were locals, some tousists, many women and several men, most of whom were in their twenties-thirties.
As far as we experienced (‘cause we too got dirty with it, of course!) the hardest thing is to make the dough compact and soft at the same time, without having it sticky or lumpy; the second hardest thing is to flatten it and roll it our without tearing it or letting it stick to the rolling pin; the third is to fold it (you fold it many times, so that when you start slicing it you get long stripes of pasta) without letting each layer of pasta be stuck to the other. And, hey! rolling the pin one thousand times to and fro is a great physical effort and a good exercise for your arms and back!
Anyway, all the guys and ladies did good; some got a little too much help, I must confess; but in the end everybody learned something good and some took their trophy home.
During Spoleto Tipica, the fair of the typical products of Umbrian culinary tradition, that is periodically organized by the City of Spoleto, we had a lot of fun this year.
Most of the activities have been organized in the open air, all around the city center; the consequence was that a small city like this, always silent and cozy, got transformed, with hundreds of people walking all over, up and down from Corso Garibaldi to Corso Mazzini, in order to attend all the events located in squares, narrow streets and hidden corners.
We spotted one of them and had we had a lot of fun!
It was an open air “Strangozzi Laboratory”, one of those you have to get dirty with!
It started at 4pm in Piazza della Genga, under a big gazebo. Some long tables had been set by the organizers; each of them had 7 or 8 wood boards and rolling pins, with eggs, water, flour, salt: all the tools and ingredients to make “Strangozzi” pasta. A local well known association, that organizes also the Asparagus Sagra, held the lecture: four very energetic and expert Ladies, who have surely been making home made pasta for ages in their own homes, set themselves in front of “pupils”. They gave the instructions while demonstrating how things should be done; and they would pass through the tables, checking and giving precious tips and help to the trainees: the job secrets. It was very well organized and it worked out good, as several people took their just-made Strangozzi home with them. And there were many participants: some were locals, some tousists, many women and several men, most of whom were in their twenties-thirties.
As far as we experienced (‘cause we too got dirty with it, of course!) the hardest thing is to make the dough compact and soft at the same time, without having it sticky or lumpy; the second hardest thing is to flatten it and roll it our without tearing it or letting it stick to the rolling pin; the third is to fold it (you fold it many times, so that when you start slicing it you get long stripes of pasta) without letting each layer of pasta be stuck to the other. And, hey! rolling the pin one thousand times to and fro is a great physical effort and a good exercise for your arms and back!
Anyway, all the guys and ladies did good; some got a little too much help, I must confess; but in the end everybody learned something good and some took their trophy home.
And, last but not least, everybody had one hour or pure, merry, dirty fun!
The motto is “Never underrate the Young: it’s a cooking generation!”
Recipe will follow....
The motto is “Never underrate the Young: it’s a cooking generation!”
Recipe will follow....
Un “Laboratorio di Strangozzi” all’aria aperta
di Silvia Matricardi
Quest’anno durante Spoleto Tipica, la mostra dei prodotti tipici della tradizione culinaria Umbra che il Comune di Spoleto organizza periodicamente, ci siamo davvero divertiti!
La maggior parte delle attività è stata organizzata all’aria aperta, per tutto il centro storico; la conseguenza è che una cittadina come questa, solitamente silenziosa ed intima, si è trasformata, con centinaia di persone che si spostavano su e giù tra Corso Garibaldi e Corso Mazzini, per partecipare ai vari eventi dislocati nelle piazze, nei vicoli e negli angoli nascosti.
Noi ne abbiamo scovato uno e ci siamo divertiti un mondo!
Si è trattato di un “Laboratorio di Strangozzi” all’aria aperta, uno di quelli in cui ti devi sporcare le mani!
E’ iniziato alle 4 del pomeriggio a Piazza della Genga, sotto un grande gazebo. L’organizzazione aveva sistemato alcuni lunghi tavoli; ognuno di questi ospitava 7 o 8 tavole di legno per la pasta e matterelli, uova, acqua, farina, sale: tutti gli ingredienti e gli strumenti per fare gli “Strangozzi”. Una nota associazione locale, che organizza anche la Sagra degli Asparagi, ha tenuto la lezione: 4 energiche ed esperte Signore, che sicuramente fanno Strangozzi da decenni nelle loro rispettive case, si sono piazzate di fronte agli “alunni”. Hanno poi fornito istruzioni e dimostrazioni pratiche su come le cose andavano fatte; e passavano anche tra i tavoli, controllando e dispensando preziosi consigli e aiuto agli “studenti”: i segreti del mestiere! Il tutto, organizzato molto bene, ha davvero funzionato, visto che diverse persone hanno portato a casa i loro Strangozzi. E c’erano molti partecipanti: alcuni locali, turisti, molte donne e diversi uomini, gran parte dei quali tra i 20 e i 30 anni.
Stando a quanto abbiamo visto (perché anche noi ci siamo sporcati le mani, naturalmente!) la cosa più difficile è fare una pasta compatta e morbida allo stesso tempo, evitando che sia appiccicosa e che abbia dei grumi; la seconda cosa più difficile è appiattirla e stenderla senza strapparla o farla appiccicare al matterello; la terza è piegarla (si piega varie volte, così quando si taglia si ottengono delle lunghe strisce di pasta) evitando che gli strati di pasta si appiccichino gli uni agli altri. E poi, guardate! stendere la pasta avanti e indietro con il matterello un milione di volte è un grande sforzo fisico e un ottimo esercizio per braccia e schiena!
In ogni modo, tutti gli uomini e le donne presenti hanno fatto un buon lavoro, anche se, a dire il vero, alcuni sono stati aiutati un po’ troppo; ma alla fine tutti hanno imparato qualcosa di buono e alcuni hanno portato a casa il loro trofeo. E, il che non è poca cosa, tutti hanno avuto un’ora di puro, allegro e sporco divertimento!
La lezione è “Non sottovalutare mai i Giovani: è una generazione che cucina!”
Seguirà ricetta....
Quest’anno durante Spoleto Tipica, la mostra dei prodotti tipici della tradizione culinaria Umbra che il Comune di Spoleto organizza periodicamente, ci siamo davvero divertiti!
La maggior parte delle attività è stata organizzata all’aria aperta, per tutto il centro storico; la conseguenza è che una cittadina come questa, solitamente silenziosa ed intima, si è trasformata, con centinaia di persone che si spostavano su e giù tra Corso Garibaldi e Corso Mazzini, per partecipare ai vari eventi dislocati nelle piazze, nei vicoli e negli angoli nascosti.
Noi ne abbiamo scovato uno e ci siamo divertiti un mondo!
Si è trattato di un “Laboratorio di Strangozzi” all’aria aperta, uno di quelli in cui ti devi sporcare le mani!
E’ iniziato alle 4 del pomeriggio a Piazza della Genga, sotto un grande gazebo. L’organizzazione aveva sistemato alcuni lunghi tavoli; ognuno di questi ospitava 7 o 8 tavole di legno per la pasta e matterelli, uova, acqua, farina, sale: tutti gli ingredienti e gli strumenti per fare gli “Strangozzi”. Una nota associazione locale, che organizza anche la Sagra degli Asparagi, ha tenuto la lezione: 4 energiche ed esperte Signore, che sicuramente fanno Strangozzi da decenni nelle loro rispettive case, si sono piazzate di fronte agli “alunni”. Hanno poi fornito istruzioni e dimostrazioni pratiche su come le cose andavano fatte; e passavano anche tra i tavoli, controllando e dispensando preziosi consigli e aiuto agli “studenti”: i segreti del mestiere! Il tutto, organizzato molto bene, ha davvero funzionato, visto che diverse persone hanno portato a casa i loro Strangozzi. E c’erano molti partecipanti: alcuni locali, turisti, molte donne e diversi uomini, gran parte dei quali tra i 20 e i 30 anni.
Stando a quanto abbiamo visto (perché anche noi ci siamo sporcati le mani, naturalmente!) la cosa più difficile è fare una pasta compatta e morbida allo stesso tempo, evitando che sia appiccicosa e che abbia dei grumi; la seconda cosa più difficile è appiattirla e stenderla senza strapparla o farla appiccicare al matterello; la terza è piegarla (si piega varie volte, così quando si taglia si ottengono delle lunghe strisce di pasta) evitando che gli strati di pasta si appiccichino gli uni agli altri. E poi, guardate! stendere la pasta avanti e indietro con il matterello un milione di volte è un grande sforzo fisico e un ottimo esercizio per braccia e schiena!
In ogni modo, tutti gli uomini e le donne presenti hanno fatto un buon lavoro, anche se, a dire il vero, alcuni sono stati aiutati un po’ troppo; ma alla fine tutti hanno imparato qualcosa di buono e alcuni hanno portato a casa il loro trofeo. E, il che non è poca cosa, tutti hanno avuto un’ora di puro, allegro e sporco divertimento!
La lezione è “Non sottovalutare mai i Giovani: è una generazione che cucina!”
Seguirà ricetta....
Wonderful, Silvia! How we would have loved to be there--making some with you! How did it all turn out? Please come to Bellevue with the recipe! Remember when we made some on the kitchen table here? Your Mom used Jesse's baseball bat as the rolling pin--- one of my fondest memories! Love you, Melissa
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