venerdì 9 aprile 2010

The Season of Wild Asparagus - La Stagione degli Asparagi Selvatici

The Season of Wild Asparagus
by Silvia Matricardi

Umbria, the Green Heart of Italy, in this period is very green, especially this year, as we had a lot of rain during the Winter / beginning of Spring. This means that the Season of Asparagus has now started.
If you drive along the roads, up and down our Umbrian hills you cannot help noticing cars parking everywhere, in the middle of nothing (it is never nothing, though!), apparently without any reason. There is nothing mysterious about it: it’s just an army of people, climbing all over, any time of the day, searching for the exquisite protagonist of Spring Umbrian meals….the wild Asparagus.
They are ravenous like wolves and invade the hills like locusts and the reason is simple: the asparagus is a great ingredient of dozen of recipes. Most of them are men, eager to get as many as they can, to bring them home to their wives, like hunting trophies; and wives are usually happy, especially at the beginning of the season, when their laid tables have been missing asparagus for many winter months. Anyway, some weeks after the opening of the season and especially when men start getting a little obsessed by the idea and start to bring home kilos of them every day, wives start getting sick of them, better to say, of cleaning them. This happens every year in my parents’ house…but maybe it is not so in other families.
Anyway, joking aside…..Wild asparagus is something deeply rooted in Umbrian culinary tradition: it is something genuine, something that dates back to ancient times when men used to take home the daily harvest and women would cook it for the whole family. I think there is something left of that feeling in nowadays families: when someone calls you at the phone or just steps into your house saying “Look what I’ve got for you…I picked up so many!” your face always lightens up! One of the elements to make an asparagus picking successful is clothing. You don’t need to wear anything special: just comfortable clothes allowing you to climb up or slide down little slopes, long sleeves and pants to avoid getting scratched by thorns, bushes and rocks, comfortable but strong shoes (better climbing boots) to prevent slipping, and gloves. Sometimes in fact, especially in the hottest hours of the day and late in Spring, you can make unpleasant encounters: vipers love basking in the sun and even though they run away when they hear humans’ steps getting close, they can get aggressive and bite you if you slip your hand into the bush they have tried to take shelter in. And the last thing you wish when you are walking in a wood or in an olive grove or in a field, is to get bitten by a viper!
That’s why some smart guy has invented a special tool to pick up asparagus: I’m afraid I don’t know its name, but I known how it looks like and I have used it also, a couple of times. It’s like a stick, made of iron, having a sort of handle at one edge, like an old bicycle brake, and at the other edge something between scissors and pliers moved by the handle; thanks to this tool, once you spot the asparagus, you don’t need to bend forward, stretch out your hand and pick it up: you just seize and cut it, sparing your hands and back.

Picking asparagus is not an easy job. First of all it takes time and lot of exercise to get able to spot them, as they usually grow under olive trees, inside bushes or in the middle of tall grass and all sorts of plants and brushwood; you can be watching carefully for minutes without seeing it, while it is standing right in front of you: it happens all the time! Second, if you wander around easy paths it can happen that you don’t find many, as other people might have just passed there. In order to find big bunches of wild asparagus you have to climb up impassable paths, get into the wood or up and down olive groves. And become wild yourself!
My advice to any of you who are not used to do it and want to try is: never go alone, take your mobile phone with you in case you get lost, take some water and…enjoy yourself! In any case, even if you don’t find any, you have been in the open air, breathed the smell of grass and flowers and any of the restaurants and trattorias or locandas you find around Umbria will serve you fresh, wild, wonderfully cooked asparagus!


La Stagione degli Asparagi Selvatici
di Silvia Matricardi

Umbria, il Cuore Verde d’Italia, è molto verde in questo periodo, specialmente quest’anno in cui abbiamo avuto molta pioggia in inverno e ad inizio primavera. Ciò significa che è cominciata la Stagione degli Asparagi.
Se si vaga per le strade, su e giù per le nostre colline umbre non si può fare a meno di notare auto parcheggiate ovunque, in posti sperduti nel nulla (anche se non è mai il nulla!), senza alcuna ragione apparente. Non c’è nulla di misterioso in questo: è un esercito di persone, che si arrampicano ovunque a qualsiasi ora del giorno, alla ricerca dello squisito protagonista dei pasti umbri di primavera … l’asparago selvatico.
Sono famelici come lupi e invadono le colline come cavallette e la ragione è semplice: l’asparago è il meraviglioso ingrediente di decine di ricette. Gran parte di loro sono uomini, desiderosi di raccoglierne il maggior numero possibile per portarli a casa dalle loro mogli, come trofei di caccia; e le mogli di solito ne sono contente, specialmente ad inizio stagione, quando alle loro tavole imbandite gli asparagi sono mancati nel corso dei lunghi mesi invernali. Tuttavia, a qualche settimana dall’apertura della stagione e specialmente nel momento in cui gli uomini iniziano ad essere ossessionati dall’idea e cominciano a portarne a casa chili ogni giorno, le mogli iniziano ad esserne stufe, o meglio, ad essere stufe di pulirli. Ciò accade ogni anno a casa dei miei genitori … ma forse non è così in altre famiglie.
Scherzi a parte….L’asparago selvatico è profondamente radicato nella tradizione culinaria umbra: è genuino, qualcosa che risale ai tempi antichi quando gli uomini erano soliti portare a casa il raccolto della giornata e le donne lo cucinavano per tutta la famiglia. Penso che qualcosa di questo sentimento sia rimasto nelle famiglie di oggi: quando qualcuno ti chiama al telefono o bussa alla tua porta dicendo “Guarda cosa ti ho portato… ne ho raccolti tanti!” il tuo viso si illumina sempre!

Uno degli elementi che condiziona l’esito della raccolta degli asparagi è l’abbigliamento. Non è necessario indossare niente di speciale: solo abiti comodi che vi permettano di arrampicarvi o discendere coste scoscese, maniche e pantaloni lunghi per evitare di graffiarvi con rovi, cespugli e rocce, scarpe comode e resistenti (meglio scarponcini) per evitare di scivolare, e guanti. A volte infatti, specialmente nelle ore più calde del giorno o in primavera inoltrata, si possono fare cattivi incontri: le vipere amano crogiolarsi al sole e, anche se all’udire passi umani che si avvicinano queste di solito scappano, possono comunque diventare aggressive e mordere in caso qualcuno decida di infilare la propria mano nel cespuglio in cui hanno deciso di rifugiarsi. E l’ultima cosa che si vuole quando si cammina per boschi o uliveti o campi, è essere morsi da una vipera!
Ecco perché qualche furbo appassionato ha inventato un arnese speciale per raccogliere asparagi: credo di non conoscerne il nome, ma so di sicuro come è fatto e l’ho anche utilizzato un paio di volte. E’ come un bastone, di ferro, con una specie di maniglia ad una estremità, tipo quelle per azionare il freno delle vecchie biciclette, mentre all’altro capo c’è una specie di forbice o tenaglia azionata dalla maniglia; grazie a questo arnese, una volta scovato l’asparago, non c’è bisogno né di piegarsi in avanti, né di allungare la mano a raccoglierlo: si afferra e si taglia, risparmiando le proprie mani e la propria schiena.

Raccogliere asparagi non è facile impresa. Innanzitutto ci vuole tempo e molta pratica per riuscire a scovarli, visto che solitamente crescono ai piedi degli ulivi, nei cespugli o in mezzo all’erba alta e a ogni sorta di piante e sottobosco; si può stare diversi minuti a cercare con gli occhi senza vederne uno, mentre lui è lì, dritto davanti a te: succede spesso! In secondo luogo, se si battono sentieri comodi può capitare di raccoglierne pochi, dato che altre persone potrebbero essere passate di lì da poco. Per trovare grandi mazzi di asparagi selvatici bisogna arrampicarsi su sentieri scoscesi, inoltrarsi nel bosco o passare su e giù in mezzo agli uliveti. E diventare anche noi un po’ selvatici!

Il mio consiglio a chiunque non fosse abituato ma volesse dilettarsi a provare è: non andare mai da soli, portare con sé il proprio telefono cellulare in caso ci si dovesse perdere, portare una bottiglietta d’acqua e … divertirsi! In ogni caso, anche se non ne aveste trovati per niente, sarete stati all’aria aperta, respirando l’odore dell’erba e dei fiori; e poi, tanto, qualsiasi ristorante, trattoria o locanda incontriate in giro per l’Umbria vi servirà asparagi selvatici, freschi e cucinati meravigliosamente!

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