martedì 8 giugno 2010

The tradition of "San Giovanni": a natural elixir of beauty


by Silvia Matricardi

In a few weeks it will be San Giovanni’s Day. In our life this day never passes unnoticed on the calendar, for several reasons, mainly linked to the memories of our childhood, when on this occasion our grandmothers let an old tradition come to life again.

San Giovanni’s Day is on June 24th; in Catholic tradition we celebrate the birth of San Giovanni Battista, which happened 6 months before Christ’s. But there is also a pagan tradition linked to this day: the change of direction the sun takes between June 21st and 22nd is seen as a particularly magic moment.

In fact, June 24th , right after summer solstice, is the first day of a new season and just in the short and intense time of its passing, all the plants and herbs on the Earth are influenced by a particular strength and power, are wet with dew and drenched with a new power. Therefore, this is the right time to pick up the plants that will be used in different ways, until next year, when they will be burned in the bonfire and renewed. Besides, according to an old belief, in this day the sun (fire) marries the moon (water): that is why in different parts of Italy people celebrate with rites linked to bonfire and dew, which are deeply rooted in rural and folk tradition.
It is this tradition linked to water and dew which is repeated in some rural areas of Umbria, in several families, amongst which ours.
It is a pure feminine activity which involves different generations: grandmothers, mothers, daughters, cousins, sisters leave in group to reach an unpolluted place not so far away from home. Here, armed with gloves and scissors, they pick up all the ingredients to prepare " San Giovanni water": leaves and flowers of lavender, broom, pennyroyal, wild rose and rosemary. The harvesting process is quite fun and feels a little bit like magic, as it evokes atmospheres and tales that have been handed on through the years in the family, linked to legends of fairies and elfs who used to prepare ointments and potions with different virtues, more or less magic.
Once you pick up a basketful of herbs and fragrant petals you need to put them in a basin full of water and leave them to rest all night, outside your house door. Next morning women take the herbs and petals away and use this water, “San Giovanni water”, to wash their face and body, in order to increase their beauty and protect themselves from illness.

We know that many versions exist when it comes to San Giovanni’s Day traditions; somewhere people light up bonfires the night of the 23rd: fire is considered a purifier, like dew, and you get good luck if you jump across the fire while having clear in your mind the things you want to change in your life; elsewhere “San Giovanni’s herbs", held together in small bunches, are kept under the pillow during the night, in order to have premonitory dreams.

Whatever is the tradition that each family which celebrates San Giovanni’s Day observes, these habits are something precious, which bonds an ancient past to a living present, through centuries of life inside families and local communities; a bond made of affection, warmth, life in common and sharing. That’s why every year at the beginning of June we start getting ready, thinking about the organization of this day, anticipating the sensation of wellness and freshness we are going to feel and share by washing our face with this fragrant elixir, which smells like good things!





La tradizione di “San Giovanni”: un elisir di bellezza naturale
di Silvia Matricardi

Tra qualche settimana sarà la festa di San Giovanni. Nella nostra vita questo giorno non passa mai inosservato sul calendario, per varie ragioni, soprattutto legate ai ricordi della nostra infanzia, quando le nostre nonne, proprio in questa occasione, facevano rivivere una antica tradizione.

La festa di San Giovanni, cade il 24 giugno; nella tradizione cattolica si celebra la nascita di San Giovanni Battista, avvenuta 6 mesi prima di quella di Cristo. Ma c’è anche una tradizione pagana legata a questo giorno: il cambio di direzione che il sole compie, tra il 21 e il 22 giugno, è visto come un momento particolare e magico. Il 24 giugno, infatti, proprio dopo il solstizio d'estate, è il primo giorno di una nuova stagione e proprio nel breve ma intenso arco di tempo in cui esso trascorre, tutte le piante e le erbe sulla terra vengono influenzate con particolare forza e potere, bagnate dalla rugiada e intrise di una potenza nuova. E’ quindi il momento giusto per la raccolta di piante che verranno utilizzate in vari modi sino a quando, il prossimo anno, verranno bruciate nei falò e rinnovate. Inoltre, secondo un’antica credenza, in questo giorno il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi, in voga in varie parti d’Italia, dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare.
Ed è proprio questa usanza, legata all’acqua, che viene ripetuta in alcune zone rurali dell’Umbria, in molte famiglie, tra cui la nostra.
E’ un’attività puramente femminile che coinvolge varie generazioni: nonne, mamme, figlie, cugine, sorelle, partono in gruppo e si recano in un luogo incontaminato non troppo lontano da casa. Qui, armate di guanti e forbici, raccolgono tutti gli ingredienti per preparare "l’acqua di San Giovanni": foglie e fiori di lavanda, ginestra, mentuccia, rosa selvatica e rosmarino. Il processo della raccolta è molto divertente ed ha un sentore quasi magico, poiché evoca le atmosfere e i racconti che si tramandano nella famiglia, legate a storie di fate ed elfi che preparavano unguenti e pozioni con svariate virtù, più o meno magiche. Una volta raccolto un bel cesto di erbe e petali profumati essi vengono riposti in un bacile colmo d'acqua e lasciati riposare per tutta la nottata fuori dalla porta di casa. La mattina successiva le donne tolgono le piante dal bacile e con quest’acqua, “l’acqua di San Giovanni”, si lavano il viso e il corpo, per aumentare la propria bellezza e preservarsi dalle malattie.

Sappiamo esistere molte varianti riguardo alle tradizioni di San Giovanni; da alcune parti si accendono dei falò la vigilia del 24: il fuoco è considerato purificatore come la rugiada ed è ben augurale saltare sul fuoco avendo ben chiare le cose che vorremmo veder cambiare nella nostra vita; da altre parti le "erbe di San Giovanni", legate in mazzetto, vengono messe sotto il guanciale per avere dei sogni premonitori.

Qualunque sia l’uso in ogni famiglia che celebri il Giorno di San Giovanni, queste tradizioni sono qualcosa di prezioso, che lega un passato remoto ad un vivo presente, attraverso secoli di vita vissuta nelle famiglie e nelle comunità locali, un legame fatto di affetto, calore, vita in comune e condivisione. E’ per questo che ogni anno ad inizio giugno cominciamo a prepararci, pensando all’organizzazione di questa giornata e pregustando la sensazione di benessere e freschezza che si prova nel bagnarsi il viso con questo elisir odoroso, che sa tanto di buono!

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